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Blog di Salvatore Delio

Il legislatore scippa ai capitani di lungo corso la loro professione

4 Maggio 2010 , Scritto da Amministratore Autore

Salvatore DelioLa modifica delle norme del codice della navigazione sui titoli professionali marittimi ci riporta al punto di partenza: se vogliamo imbarcare di nuovo su navi da traffico merci e passeggeri dobbiamo farlo da "comune di guardia" o rifare tutti gli esami professionali già superati nel passato. Se vogliamo comandare una nave da diporto al charter dobbiamo andare a fare l'esame di patente prevista per questo lavoro nautico.

 

Un legislatore distratto ci ha rubato una professione. Scriviamo tutti al nostro amato Presidente Giorgio Napolitano perché ci sia riconosciuta la dignità professionale acquisita con studi e navigazione oceanica e restituiti i diritti negati.

 

Se sei anche tu un capitano di lungo corso, scrivi su questo forum la tua petizione al Presidente.

 

C.L.C. Salvatore Delio

 

Udite, udite !!!

Interpellata in merito, l'autorità marittima  (Capitaneria di Porto) competente ha cosi' risposto alla domanda di rilascio del primo certificato IMO STWC richiesto dalla nuova normativa per l'esercizio della professione marittima di coperta e macchina:

"...come specificato e chiarito dalla Direzione Generale per il Trasporto marittimo, lacuale e fluviale del Ministero dei Trasporti al punto C.5 della circolare titolo Gente di mare serie XII n. 17 in data 17.12.2008, i marittimi che hanno sostenuto con esito favorevole esami per il conseguimento dei titoli professionali disciplinati dal Codice della navigazione effettuati " ....dal 01.02.2002 (data di entrata in vigore della STCW '95) fino alle sessioni 2008 autorizzate dalla scrivente (leggasi Direzione Generale), e non ancora in possesso del certificato adeguato, otterranno il primo rilascio del certificato secondo la tabella allegata alla presente circolare" (La tabella prevedeva che il CLC -previo l'assolvimento dei corsi di base previsti per l'aggiornamento professsionale, potesse accedere alla qualifica di 1° ufficiale di coperta secondo la nuova normativa).

 

A parte l' illegittima retrocessione nella funzione professionale (prima il CLC poteva svolgere la funzione di comando della nave), veniva statuito l'assurdo principio secondo il quale chi avesse fatto gli esami professionali abilitanti al comando dopo il 01.02.2002 potesse accedere alla nuova funzione con grado ridotto, mentre chi li aveva sostenuto prima di questa data non avesse nessun diritto quesito per gli esami sostenuti e superati prima del 01.02.2002

Chissà quale arcana ragione abbia indotto il legislatore a ritenere acquisibili i diritti maturati dai CLC post  anno 2002 mentre gli stessi diritti acquisiti non vengono riconosciti ai CLC ante anno 2002.

Se gli esami e la navigazione svolta dagli uni e dagli altri erano quelli previsti e vigenti all'epoca di sostenimento, le qualificazioni acquisite devono ritenersi riconosciute in entrambi i casi e senza distinzione temporale.

 

Con la bizzarra statuizione della circolare ministeriale citata, vi è stata disparità di trattamento tra chi ha sostenuto esami professionali prima del 2002 e chi li ha sostenuti dopo. Questi ultimi sono stati tutelati dal principio di legge del "diritto quesito" mentre tutti gli altri che hanno sostenuto l'esame abilitativo di CLC prima del 2002 ( come chi scrive ) sono stati discriminati e viene negata loro l' esercizio della professione acquisita legalmente.

 

Un'altra notazione a dir poco "ridicola" : perché il legislatore ha tenuto in vigore il titolo professionale di CLC previsto dalle superate norme del c.n. se poi questo titolo non dà accesso ad alcuna professione concreta ? E' forse questa una "beffa" della legge ?.

 

Ancora: è noto che il libretto di navigazione rilasciato ad un marittimo non è un semplice documento di identità, ma un documento attestante una qualifica professionale spendibile nel mondo del lavoro marittimo. Perché, allora, viene rilasciato un nuovo libretto di navigazione con la qualifica di "capitano di lungo corso", quando questa qualifica professionale di fatto non esiste più e non è più spendibile nel lavoro maitttimo ?  Viene forse rilasciato  un tlibretto di navigazione ed un titolo professionale marittimo solo per  "metterlo in cornice" ?

 

L'assurdità e la illegittimità, oltre che la farraginosità della nuova legislazione dei titoli professionali marittimi si commenta da sola, leggendo le motivazioni all' istanza avanzata alla Capitaneria competente da un CLC con esame sostenuto ante 2002.

 

Riproduciamo il testo intero che segue, pensando di fare utile informazione a chi altro si trovi nella stessa condizione di "scippato della professione di CLC"da parte di un legislatore nazionale incurante dei diritti acquisiti che, come tali, non dovrebbero essere sottoposti a limitazioni temporali, essendo sempre possibile la frequenza di quei cordi di aggiornamento che si ritengono indispensabili per il rispetto dei nuovi standars formativi condivisibili.

 

Segue il testo di risposta dell' autorità marittima interpellata in materia.

 

" In merito all' istanza in riferimento, con la quale la S.V., già in possesso del titolo di "capitano di lungo corso" ex art. 248 Reg. Cod. Nav., ha chiesto il rilascio della"....certificazione IMO SRCW 1978", la scrivente Capitaneria di Porto ritiene sussistano motivazione ostative all'accoglimento della domnda, che si vanno di seguito ad evidenziare.

In primo luogo la certificazione richiesta nella domanda si riferisce alla versione non più vigente della convenzione internazionale STCW 1978 che, a seguito delle modifiche intervenute nel 1995, è stata poi recepita e resa applicabile nell'ordinamento interno con il decreto ministeriale 5 ottobre 2000, poi sostituito dal decreto ministeriale30 novembre 2007 ("Qualifiche ed abilitazioni per il settore di coperta e di macchina per gli iscritti alla gente di mare"), attualmente l'unica normativa vigente per il rilascio delle certificazioni di abilitazione IMO STCW, disciplinate nello specifico e per quel che concerne il personale di coperta dal Titolo II (artt. 2 ess.).

 

Si premette inoltre, al fine di focalizzare i capisaldi della normativa applicabile al caso di specie, che i programmi di esame per il conseguimento delle abiltazioni professionali della gente di mare previsti dal decreto ministeriale 01 agosto 1986 sono stati sostituiti da quelli di cui al decreto ministeriale 17 dicembre 2007, conformi alle previsioni delle vigenti norme internazionali e comunitarie in materia di qualificazione e standars minimi di formazione per la gente di mare.

 

Premesso quanto sopra, essendo il richiedente in possesso del titolo nazionale di "capitano di lungo corso" conseguito il 11.08.1967 ai sensi dell'allora vigente art. 248 Reg. Cod. Nav., e sulla base dei vecchi programmi di esame e non essendo stato mai conseguito in precedenza il corrispondente certificato di abilitazione IMO ai sensi del predetto decreto 5 ottobre 200, la posizione della S.V. è quella di colui che aspira al primo rilascio di un certificato IMO, valutabile pertanto sulla scorta delle disposizioni transitorie che regolano la materia.

 

In tale contesto, come specificato e chiarito dalla Direzione Generale per il Trasporto marittimo, lacuale e fluviale del Ministero dei Trasporti al punto C.5 della circolare titolo: Gente di Mare - Serie XIII, n° 17, in data 17.12.2008, i marittimi che hanno sostenuto con esito favorevole esami per il conseguimento dei titoli disciplinati dal Codice della Navigazione effettuati "......dal 01.02.2002 (data di entrata in vigore della STCW '95) fino alle sessioni 2008 autorizzate dalla scrivente (leggasi Direzione Generale), e non ancora in possesso del certificato adeguato, otterranno il primo rilascio del certificato secondo la tabella allegata alla presente circolare."

 

Per quanto sopracitato, non avendo la S.V. sostenuto il previsto esame nella finestra temporale richiamata dal sottocapo C.5 della circolare n. 17/2008, bensì prima del 01.02.2002, non sono conseguentemente applicabili i criteri di dettaglio di cui alla tabella allegata alla citata circolare e non è perciò possibile rilasciare alcuna certificazione IMO.

Tale determinazione si pone, peraltro, in linea con quanto chiarito dal superiore Ministero con la richiamata circolare n° 7 del 2008, laddove al capo C vi si legge che " ....l' entrata in vigore dei nuovi provvedimenti di modifica dei requisiti di accesso alle abilitazioni marittime, i programmi di esame per il loro conseguimento (D.M. 30 novembre 2007 e D.D. 17 dicembre 2007) non revoca i diritti quesiti di coloro che sono in possesso di un certificato adeguato IMO STCW 78 nella sua versione aggiornata, rilasciato ai sensi della normativa precedente (D.M. 5 ottobre 2000 e successive modificazioni)".

 

Orbene, volendo calare tale ovvio principio della "salvezza dei diritti quesiti" rispetto al caso di specie, non essendo stato in precedenza conseguito alcun certificato adeguato previsto dalla previgente normativa - per il quale conseguimento, peraltro, non sarebbero ricorsi nemmeno i presupposti atteso il mancato possesso dei previsti attestati di addestramento, - non sussiste in capo alla S.V. il  "diritto quesito" a vedere riconosciuta e convertita la precedente abilitazione nella nuova certificazione.

 

In relazione a quanto sopra rappresentato la scrivente Capitaneria di Porto è dell' intendimento di non accogliere la domanda di cui in oggetto per i suesposti motivi.

Al riguardo la S.V., qualora ne abbia interesse, ai sensi dell'art. 10-bis della legge n° 241/90 (così come introdotto dalla legge n° 15/2005) potrà far pervenire, entro 30 (trenta) giorni dalla ricezione della presente, opportune controdeduzioni ed osservazioni in merito.

 

Successivamente, valutate le eventuali controdeduzioni che la S.V. potrà far pervenire, la scrivente adotterà comunque il provvedimento conclusivo relativo all' istanza in riferimento.

 

La presente costituisce comunicazione di inizio del procedimento ai sensi degli artt. 7 e ss. della legge 241/90.

Il responsabile del procedimento è il Capo Sezione Gente di Mare pro tempore, mentre l' ufficio presso il quale è possibile rivolgersi per qualsiasi chiarimento sulla pratica e per prendere visione dell' intera documentazione è la Sezione Gente di Mare della Capitaneria di Porto di ........

 

Il Comandante

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C
<br /> Caro Salvatore, più si va avanti e più escono fuori anomalie legislative. Visto che sei il più aggiornato, raccogliamo il tutto ed organizziamoci. Premesso che il sottoscritto non deve navigare ma<br /> voglio riconquistare ciò che è stato mio e devo sapere se mia moglie mi può chiamare ancora capitano o se deve chiedere il permesso a qualche burocrate di turno. Cordiali saluti.<br /> <br /> <br />
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S
<br /> Quella di interessare "Striscia la notizia" è un' ottima idea.Cercheremo di realizzarla.<br /> Tanto per evidenziare le "disparità di trattamento" che sono state effettuate ricordo che.<br /> 1. i clc che svolgono la professione di pilota dei porti non hanno bisogno di fare imbarchi per conservare la validità della loro certificazione STCW; così pure i clc che sono imbarcati sui<br /> rimorchiatori portuali. Costoro non naviga (stanno sempre nel porto, eppure sono considerati "in navigazione permanente".<br /> 2. i clc che sono passati ad insegnare arte marinaresca negli Istituti tecnici nautici invece devono navigare per mantenere la loro certificazione STCW ed il titolo professionale di abilitazione al<br /> comando, eppure questi insegnano e dovrebbero ritenersi ovviamente aggiornati sulla navigazione.<br /> Ora voi immaginate se un pilota del porto dovesse licenziarsi per fare il periodo di navigazione richiesto per il mantenimento del titolo professionale di abilitazione al comando. La Capitaneria di<br /> Porto dovrebbe indire un concorso per un nuovo pilota del porto ogni volta che questi, scaduto il periodo di assenza della navigazione, fosse costretto a riprendere l'imbarco. E se non gli<br /> conservassero il titolo abilitativo al comando (con il trattamento di favore che le nuove disposizioni gli concedono, il pilota portuale si troverebbe a dirigere la manovra di una nave senza averne<br /> i titoli di legge.<br /> Vedete, cari colleghi, questa modifica delle norme sui titoli professionali marittimi è lo specchio di una classe dirigente al governo del nostro Paese priva della sia pur minima comprensione delle<br /> cose sulle quali va a decidere.<br /> L'Italia per raddrizzarsi e riprendere a crescere ha bisogno di una energica cura di "meritocrazia" nella politica e nella burocrazia di Stato.<br /> <br /> <br />
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C
<br /> Caro Salvatore, condivido pienamente nella realizzazione del mostro giuridico. Il Collegio dei Capitani dove stava? Solo perchè non sei iscritto non devono tutelare la categoria? Propongo<br /> un'intervista con striscia la nostizia. Cordiali saluti<br /> <br /> <br />
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S
<br /> Cari colleghi CLC,la legge n.50/1971 sulla nautica da diporto non aveva previsto il diritto alla patente nautica per nave da diporto senza sostenere esami per chi era in possesso del titolo<br /> professionale marittimo di CLC. Chi scrive allora era capitano di porto e gli accadeva di dover sottoporre ad esame un CLC che volesse condurre la sua barchetta da diporto. Chiaramente mi<br /> imbarazzava di dover verificare che quel collega conoscesse la carta nautica e le nozioni elementari di meteorologia e regolamenti marittimi richieste dai programmi per il diporto.<br /> Accadeva anche che dovessero essere esaminati da chi sapeva meno di loro in fatto di navi e di mare. Il legislatore dimostrò , con quella legge, tutta la sua assoluta mancanza di conoscenza del<br /> mondo professionale marittimo.<br /> Successivamente, qualcuno fece notare l'assurdità di quella legge, e fu introdotto una modifica che consentiva ai CLC il rilascio della patente nautica per nave da diporto senza esami. Il "monstrum<br /> giuridico" sembrava risolto.<br /> Purtroppo, con l'ultima riforma dei titoli professionali marittimi per adeguanmento alla normativa IMO si è prodotto un nuovo "monstrum giuridico" ancora peggiore di quello del 1971.<br /> E' stata "rubata", ai CLC che non avessero fatto richiesta di conversione del titolo vecchio con quello nuovo entro tempi determinati, la professione è stato negato il titolo e la possibilità di<br /> riprendere la professione a chi avesse sostenuto esami di abilitazione prima del 2001.<br /> Sono stati introdotti nel frattempo - con leggi dal sapore di nuovismi falsi ed incompetenti - titoli professionali per la navigazione da diporto, elargendo fondi pubblici ad istituti privatistici<br /> di pseudo formazione marinara, mentre esistevano ed esistono gli istituti tecnici nautici statali deputati per la formazione professionale dei marittimi.<br /> Ancora peggio, con le stesse modifiche o innovazioni legislative in materia,i capitani di lungo corso e direttori di macchina non venivano ritenuti idonei a comandare navi e dirigere macchine di<br /> unità da diporto addette al charter (navi da passeggeri per diporto), mentre gli stessi comandavano e dirigevano motori di navi oceaniche da crociera (navi anche queste addette al charter<br /> diportistico di massa).Insomma, questi umiliati professionisti del mare erano ritenuti buoni per comandare navi oceaniche da passeggeri per tutto il mondo ma non sono ritenuti idonei e non possono<br /> comandare una piccola unità da diporto in navigazione litoranea costiera in servizio charter.<br /> Queste nuove leggi di riforma dei titoli professionali marittimi, dimenticando il "monstrum giuridico" creato con la prima legge sul diporto del febbraio 1971, hanno voluto creare un nuovo e più<br /> grande "monstrum giuridico". C'è da chiedersi nelle mani di chi si trova il destino di un lavoratore del mare oggi in Italia.<br /> Noi non speriamo neanche più che qualche uomo politico sia capace o voglia porre rimedio a tutto ciò, ma da parte mia non cesserò di denunciare il grado di insipenza ed inefficienza e dannosità<br /> sociale possa giungere una classe dirigente burocratia e politica ottusa ed incapace che l'italia che lavora certamente non merita.<br /> <br /> <br />
Rispondi
L
<br /> Vi invio la discussione fatta sul sito naviearmatori sotto la foto Cap. San diego. Distinti Saluti<br /> --------------------------------------------------------------------------------<br /> Appia:<br /> 18/02/2011 17:52<br /> esattamente asia, sei più informato di me. Purtroppo il Ministero della Marina Mercantile non esiste ed il tutto è stato delegato ad un funzionario che con il mare non ha nulla da vedere. Questo la<br /> dice lunga sul popolo di navigatori.<br /> joloh:<br /> 18/02/2011 17:34<br /> Inutile ricordare come ogni capitaneria gestisca e interpreti autonomamente le direttive stcw nel rilasciare I certificati Imo...<br /> asia:<br /> 18/02/2011 15:56<br /> E in questo hai pienamente ragione. In Germania per esempio, con un corso di aggiornamento di 3 settimane (se non sbaglio, ma dovrebbe essere cosí) hai nuovamente il titolo con cui avevi smesso.<br /> L'IMO lascia spazio alle amministrazioni di gestire nei modi che l'amministrazione crede sia quello migliore. Alla faccia del migliore .<br /> Appia:<br /> 18/02/2011 15:50<br /> Ciao Asia, il problema non è l'aggiornamento che condivido in pieno, ma se non navighi un anno nei cinque torni al grado precedente. Ancora peggio se non navighi nei cinque anni, devi rifare tutto<br /> nuovamente. Mi dispiace di aver commentato sotto la foto di questa straordinaria nave.<br /> asia:<br /> 18/02/2011 15:02<br /> Ciao Appia, paradossalmente questa discussione la si fa sotto un'immagine di una nave con bandiera tedesca.....Scherzi a parte, Appia non penso che non riconoscono piú il titolo professionale,<br /> bensí per un certo periodo si imbarca con grado inferiore a quello con il quale si era imbrcato prima della scadenza del CERTIFICATO IMO (i famosi cinque anni), è il certificato IMO che ha<br /> scadenza. Un medico di pronto intervento, ogni 2 anni deve fare un'aggiornamento, altrimenti gli scade il certificato, il titolo rimane. Cosí la interpreto io la cosa. In ogni modo, l'Italia é<br /> stata costretta ad adeguarsi alla normativa internazionale (stava pure sulla gray list dell'UE), e invece di facilitare il tutto, l'amministrazione o chi per essa ha complicato la situazione. Ci<br /> sarebbero da dirne parecchie, lasciamo perdere, altrimenti mi viene persino il nervoso e ció fa male alla salute. Consiglierei di aprire un thread sul forum, cosí qui lasciamo spazio per le foto.<br /> asia<br /> Appia:<br /> 18/02/2011 11:10<br /> Si può fare molto. Innanzitutto considerare i marittimi come altre categorie di lavoratori. Perchè ad un professionista di altre categorie che per un periodo non esercita la sua professione non gli<br /> viene tolto alcun titolo. Secondo, far considerare agli armatori che vorrebbero i marittimi saldati sulle navi che hanno a che fare con persone che con sacrifici hanno raggiunto il loro grado di<br /> professionalità e dovrebbero essere trattati diversamente. Terzo, quando viene recepita una direttiva internazionale le associazioni di categorie dovrebbero essere ascoltate chiedendo un parere in<br /> merito. Mi fermo altrimenti posso innescare qualche denuncia. Saluto Gabriele, altro professionista di mamma Adriatica.<br /> corona piero:<br /> 18/02/2011 09:36<br /> Appia sicuramente sei amico di Gabriele Ioimo(mio carissimo amico) in quanto provenite dalla signora ADRIATICA, penso che per cambiare la situazione che si è creata sui CLC sia un po dura<br /> considerando la crisi del naviglio italiano, il punto di domanda, cosa si può fare?<br /> Appia:<br /> 18/02/2011 08:23<br /> Caro Piero, in questa situazione ci sono molte persone, addirittura un Direttore di macchina è stato degradato. La cosa più motruosa è che se un capitano vorrebbe imbarcare nel settore charter<br /> dovrebbe fare l'allievo. Comprendo che se uno non naviga dovrà fare i corsi di aggiornamento previsti dall'Imo, ma rifare l'esame è un pò da marina non all'altezza dell'Italia. Vi invito su questo<br /> sito ad intraprendere una forte discussione in merito per cercare di ridare a coloro che hanno amato il mare una cosa che è stata sua. Perchè potrebbero torvarsi in questa situazione chi per un<br /> motivo chi per un altro e non perliamo di coloro che potrebbero ammalarsi.<br /> corona piero:<br /> 17/02/2011 20:01<br /> Appia ho ben capito cosa vuoi dire ed è un ingiustizia.<br /> asia:<br /> 17/02/2011 18:27<br /> Secondo me la STCW78/95 ha un po rovinato la marineria europea.<br /> Appia:<br /> 17/02/2011 17:19<br /> Cultura del mare ? Vuoi scherzare? Un funzionario del Ministero, nel recepire i nuovi regolamenti imo, toglie il titolo ai Capitani che lo hanno acquisito anni prima.<br /> asia:<br /> 17/02/2011 16:48<br /> Si Piero, hai proprio ragione. In Nord Europa la "Cultura del Mare" é tutt'un'altra cosa.<br /> corona piero:<br /> 17/02/2011 10:47<br /> Senza polemica asia il nord Europa in queste cose da tanti insegnamenti, creare attrazioni come tu hai detto "monumenti della tecnica" sarebbe anche per noi una grandissima cosa oltre che business,<br /> io per fare foto alle navi spendo tanti soldi e vuoi che non spendo 5euro per far visita ad una nave di una volta!<br /> asia:<br /> 16/02/2011 16:53<br /> Ciao Piero, ho capito ciò che volevi dire, infatti volevo solamente indicare che in altri paesi riescono benissimo a gestire, chiamiamoli monumenti della tecnica, e bisogna inoltre dire che sulla<br /> Cap San Diego molti volontari danno una mano per eseguire lavori di manutenzione. E forse avrai notato quanta gente visita la nave. asia.<br /> corona piero:<br /> 16/02/2011 09:32<br /> asia sicuro! Però per quello che voglio dire è abbastanza il Cap San Diego.<br /> asia:<br /> 16/02/2011 05:50<br /> Non c'è solo la Cap San Diego, nelle immediate vicinanze é ormeggiato il veliero Rickmer Rickmers, il battello fanale Elbe 1, al Schuppen 50 la nave Bleichen, nel porto museo si trova anche il<br /> rompighiaccio Stettin....<br /> <br /> <br />
Rispondi
L
<br /> Cari colleghi, la cosa più grave di tutto, dopo i cinque anni che non si naviga, se un clc vorrebbe imbarcare nel charter da diporto dovrebbe fare l'allievo del diporto. Alla faccia dei lavoratori<br /> del mare. Comunque ho cercato di sensibilizzare gente del mare sul sito naviearmatori ed ho l'impressione che non hanno capito la gravità. Saluti a tutti.<br /> <br /> <br />
Rispondi
G
<br /> Capisco bene il problema; aderisco all'iniziativa.<br /> Occorrerebbe far capire al legislatore che il titolo di studio acquisito non ha scadenza, come tutti i titoli di studio.(ingegneri, medici, geometri, architetti, ragionieri, ecc..<br /> I corsi obbligatori STCW95 una volta fatti sono acquisiti e non dovrebbero scadere, fatti salvi i corsi specifici e gli aggiornamenti legati al ruolo<br /> Sono interessato e disponibile ad un approfondimento del tema nei modi e nei termini da concordare.<br /> Grazie<br /> Giorgio Poletti<br /> <br /> <br />
Rispondi
S
<br /> <br /> Gentile Sig. Giorgio Poletti,<br /> <br /> <br /> il legislatore ha tolto valore giuridico al titolo di "capitano di lungo corso" conservandolo come un inutile cimelio a coloro che già lo<br /> possiedono. Di fatto, però, l'articolo del cod. navigazione che lo prevedeva e' stato abrogato.<br /> <br /> <br /> Chi già lo possiede può continuare ad usarlo come titolo privo di qualsiasi valore giuridico e perciò inidoneo a consentire l' accesso alla<br /> professione.<br /> <br /> <br /> Di fatto, esso è stato svuotato di qualsiasi contenuto professionale, quindi non più valido per svolgere la professione.<br /> <br /> <br /> Insomma, è come se il diploma nautico lo avessimo conseguito appena ieri.<br /> <br /> <br /> Infatti, volendo riprendere a navigare, dovremmo ricominciare la carriera dal punto iniziale come "comune di guardia".<br /> <br /> <br /> Infine, denunciamo una azione di spoglio professionale a nostro danno che non ha precedenti in nessuna altra professione.<br /> <br /> <br /> Questo "spoglio di diritti " è passato inosservato perché il collegio nazionale capitani non ha saputo tutelare i diritti di quei<br /> professionisti.<br /> <br /> <br /> Ora, noi tentiamo di raccogliere una protesta numerosa e poi ci concerteremo sul da fare.<br /> <br /> <br /> In attesa di tanti altri che si associano alla protesta, La ringrazio per la solidarietà e porgo cordiali saluti.<br /> <br /> <br /> salvatore.delio@tin.it<br /> <br /> <br /> <br />
S
<br /> Buonasera , sono un C L C colpito dal mobbing del Medico Competente ( mobbing esterno ) mi associo al Commento n° 5<br /> <br /> <br />
Rispondi
C
<br /> Caro Salvatore, volevo proporti un sito sul quale è posibile sensibilizzare molti capitani e gente che ama il mare. Il sito è "naviearmatori.net". Saluti<br /> <br /> <br />
Rispondi
C
<br /> Sono mortificato e mi vergogno di essere stato un marittimo. Cancellare un titolo acquisito non si verifica in nessun altro tipo di lavoro. Farò una stampa del diploma e del titolo di C.l.c. e li<br /> appenderò nel bagno di casa per far vedere ai miei familiari che fine fà una persona che ama il mare. Vorrei farli vedere anche ai miei professori che mi hanno fatto sgobbare per cinque lunghi anni<br /> di scuola e urlare a tutti coloro che intendono navigare di fare attenzione che nessuno li tutela.<br /> <br /> <br />
Rispondi
S
<br /> <br /> Le nostre proteste diventano numerose. Aspettiamo che crescano. Poi si vedrà il da fare.<br /> <br /> <br /> Benvenuto a bordo.<br /> <br /> <br /> Salvatore Delio<br /> <br /> <br /> <br />
C
<br /> Rettifico data 14/01/2011<br /> <br /> <br />
Rispondi
C
<br /> Oggi 14/01/2001 ho saputo di non essere più Capitano di lungo corso. Non esercito più la professione dalla fine del 1988 (ho conseguito il titolo C.l.c. nel dicembre 1985)e volevo aiutare un amico<br /> nel charter, chiedendo informazioni in Capitaneria mi hanno riferito che il titolo non era più valido. Mi associo alla vostra inziativa.<br /> <br /> <br />
Rispondi
S
<br /> <br /> Ora, caro amico, il titolo professionale che il c.n. ti riconosce è  art. 259 Reg. Mar. "Capo Barca per il traffico nello Stato" che si consegue avendo il titolo di studio di assolvimento<br /> dell'obbligo scolastico, trenta mesi di navigazione in servizio di coperta ed esame secondo programma ministeriale vigente.<br /> <br /> <br /> Puoi comandare navi di stazza lorda fino a 150 tonn. per trasporto merci entro venti miglia dalla costa lungo le coste nazionali e navi da passeggeri fino a 50 tonn. entro il limite del mare<br /> territoriale (12 miglia). Come puoi vedere, se da Gaeta devi andare a Ponza (36 miglia) con rotta diretta non ci puoi più andare. Devi tornare a scuola per imparare la navigazione. E pensa, caro<br /> amico, che eri stato riconosciuto idoneo a navigare ( e lo hai pure fatto) a navigare senza limiti di tonnellaggio, di stazza e di distanze per gli oceani del mondo. Ora un diportista ha in mare<br /> più capacità delle tue, non ti pare ridicolo tutto questo ?!.<br /> <br /> <br /> In un solo colpo la folle burocrazia centrale e periferica nostrana ti ha degradato da Comandante di navi oceaniche di grandezza e stazza illimitata a conduttore di barchette di carta lungo le<br /> spiagge.<br /> <br /> <br /> Ma che c......zo di Paese è questo ?!.<br /> <br /> <br /> <br />
C
<br /> Oggi 14/01/2001 ho saputo di non essere più Capitano di lungo corso. Non esercito più la professione dalla fine del 1988 (ho conseguito il titolo C.l.c. nel dicembre 1985)e volevo aiutare un amico<br /> nel charter, chiedendo informazioni in Capitaneria mi hanno riferito che il titolo non era più valido. Mi associo alla vostra inziativa.<br /> <br /> <br />
Rispondi
R
<br /> anch'io sono sulla stessa barca ai miei quesiti mi e' stato risposto..." abbiamo assorbito le direttive comunitarie"...la verita' e' che il legislatore non e' altro che un burocrate<br /> incompetente.....non accettiamo passivamente lottiamo anche se i tempi saranno biblici.<br /> <br /> <br />
Rispondi
S
<br /> Il Cap.di macchina Riccobene Gaetano ha scritto:<br /> " ho subito lo scippo della patente di capitano di macchina.<br /> La norma che ha permesso tale scippo e' incostituzionale in quanto la legge non puo' essere mai retroattiva.E' una delle basi del diritto .Possiamo unirci per eporre il problema anche a<br /> trasmissioni come le iene o stricia la notizia? uniamoci".<br /> <br /> Caro collega sono del tutto d'accordo di unirci per ogni forma legale di protesta possibile.<br /> Pubblica qui la tua vicenda ed i tuoi recapiti personali. Potremo incontrarci per definire insieme modi e tempi della protesta.<br /> Saluti.<br /> Cap.l.c. Salvatore Delio<br /> E-mail: sadelio@tin.it<br /> <br /> <br />
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